domenica 4 luglio 2010

Aurelio Grimaldi, Storia di Enza

Un libro del 1991 dell'autore di Mery per sempre e Le buttane, un po' sparito sia come scrittore che come cineasta dopo i successi degli anni '90. Mi ha colpito, in questo breve romanzo quasi privo di vicende, la voce narrante, un'adolescente nata in una famiglia difficile, sesta di dieci figli di genitori giovanissimi ma inadatti, padre del genere "adorabile mascalzone" e madre altrettanto cliché, luttuosa, invecchiata, carica di rancore ma incapace di liberarsi del marito biondo che la ingravida a ripetizione. Enza sperimenta il collegio e il riformatorio ma non è cattiva, non è delinquente, giusto un po' ribelle e soprattutto, come qualsiasi adolescente, ossessionata dagli ormoni in circolo e nel sesso precoce e disinvolto butta quasi tutta la sua esperienza. Comunque è una voce resa con una capacità di identificazione, una sensibilità, una misura e una conoscenza della psiche femminile adolescente che stupisce. Mi ha fatto tornare in mente una mia allieva che ai tempi del film tratto da Mary per sempre recitava a memoria il monologo della protagonista, tante erano le volte che l'aveva visto e rivisto.
Il romanzo è di 163 pagine, ma se ne possono calcolare la metà perché è diviso in brevissimi capitoli che ne rendono molto agile e veloce la lettura. Se lo trovate su una bancarella o nei remainders vale senz'altro la pena di spenderci qualche euro.

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