mercoledì 29 novembre 2017

A Louisa May Alcott nel giorno del suo 185° compleanno: molte scuse e una bruciante accusa (anche da parte di Jo March)

Cara Louisa May, sappiamo tutti che la tua fama meritatissima e immortale è dovuta al romanzo Piccole donne, ma io oggi ti voglio parlare di Piccole donne crescono. 

Primo, per porgerti le mie sentite scuse per l'uso improprio che è stato fatto del titolo in questi quasi due secoli attraverso gli innumerevoli, abbietti e nauseanti plagi perpetrati da giornalisti senza fantasia né pudore: io quando vedo un articolo intitolato Piccoli *** crescono chiudo il pc, il tablet, il telefonino, il giornale, e mi do al giardinaggio per farmi passare i nervi.

Secondo, per rivolgerti l'eterna, dolorosa, inconsolabile accusa di tutte noi ragazze amiche delle ragazze March: ma come hai potuto? Come ti è venuto in mente un simile obbrobrio? Perché, cara Louisa May, perché quel tesoro di Laurie sposa la gattamorta Amy (e i suoi limoncelli canditi, limoncelle in salamoia nella versione che ha rallegrato la mia infanzia, regalandomi qualcosa in più su cui sognare - che mai saranno le limoncelle, per non parlare della salamoia?) e a Jo, eroina di tutte noi, tocca un vecchio professore tedesco povero, brutto e noiosissimo? Perché? Se ci tenevi tanto a scrivere la scena del rifiuto di Jo alla proposta di matrimonio di Laurie, non potevi sfogarti un po' con le sue disgrazie a New York e poi farli rincontrare maturati e belli, lei con i capelli ricresciuti e lui con la barba? Eh? Rispondi un po', ma ci vorranno delle motivazioni MOLTO convincenti per ottenere il nostro perdono.

Orchard House, Concord, dove nel 1968 fu scritto Piccole donne
Pensaci, lì nel paradiso degli scrittori dove hai sicuramente una posizione di prestigio e non ti perdi in sciocchezze e mondanità. Per consolarti posso dire che né Katharine Hepburn né June Allyson né Winona Ryder né qualsiasi altra attrice abbia incautamente accettato il ruolo di Jo arriverà mai all'altezza del modello. Lei è inarrivabile, con le sue mele in soffitta e i vestiti rammendati. Ma sicuramente anche lei molto incazzata con te per i motivi di cui sopra.   

2 commenti:

Nonnalu ha detto...

Non posso che essere d'accordo, ma no! Di più!
Laurie e Amy non è assolutamente cosa accettabile.lei un'arrampicatrice che lo sposa per fare ciccalì a Jo, sorella tanto piu ingamba e quindi parente serpente; Laurie un ganimede senza né arte né parte eenomale che aveva ilnonno ricco, sennò sao che,fame! Posso avere qualche perplessità sul prof.: un po'agé ma non privo del fAscino delle tempie grigie. Nel plot, una bella eredità da uno zio d'America a lui, anziché Plumfield a lei, non avrebbe guastato. Ma tant'è!
Ah che bello, riscrivere le storie!!!

consolata ha detto...


@Nonnalu: meno male che c'è qualcuno che capisce i miei sentimenti! ;-) Però su Laurie non posso essere d'accordo: carino, docile, imbranato e con nonno ricco, il marito ideale! mentre il prof fa venire la barba solo a pensarci, tutto letture accanto al fuoco e gilet a maglia. Grazie di avermi letta e di avere trovato il tempo di condividere con me le tue riflessioni (e che Louise May da lassù ci perdoni...).